
Sono contenta, anzi stramaledettamente felice. A uno scrittore non capita spesso pubblicare un libro a febbraio e sapere che è esaurito ad Aprile. E succede anche di rado che lo veda tra i primi dieci della classifica Amazon. Dunque, fate attenzione, si tratta di un testo particolare. La classifica cui mi riferisco è quella dei Language Readers.
Sono romanzi in un italiano semplificato che aiutano a imparare la nostra lingua. Ormai sono parecchie le case editrici che li pubblicano, ma la mia, la Cideb-De Agostini, produce dei veri gioiellini sia dal punto di vista dei contenuti che da quello grafico. Subito mi viene in mente un consiglio.
Tip, ovvero consiglio magico
Se volete uscire dalla palude degli autori in cerca di successo, dovete cercare una nicchia di mercato. L’ennesimo romanzo rosa, fantasy, giallo, di avventura… che ricalca storie famose non farà di voi uno scrittore noto. No, la vostra opera non riuscirà a emergere tra diecimila simili.
Anche senza consultare trattati di marketing è evidente che bisogna offrire al mercato quello che cerca. Quando ho iniziato a scrivere da professionista, c’erano due filoni da sfruttare: la scrittura creativa e l’insegnamento dell’italiano a stranieri. Ho trovato con facilità degli editori.
Per offrire alle case editrici dei prodotti validi mi sono documentata: centinaia di manuali mi hanno tenuto compagnia per anni. Ho imparato in particolare che chi riesce a impostare una trama efficace ha già in mano la vittoria.
Ritorno, dunque, al libro che mi rende contenta, Mistero a Roma, e cerco di darvi una mano. Non so se il film La grande bellezza di Sorrentino abbia avuto un effetto trascinante. Certo, ambientare una storia a Roma è un atout. Ma credo che la trama abbia giocato un ruolo importante.
Allora, perché possiate rendervi conto delle strategie narrative che ho usato riporto nel post la sintesi che ho inviato alla redattrice prima di mettermi a scrivere.
Sottolineo, comunque, alcune linee guida per una trama efficace.
Occorre fornire con precisione i seguenti elementi:
- personaggi
- ambientazione
- inizio della storia, ovvero l’incipit
- lo sviluppo, i punti culminanti, il finale
- le scene, i punti di svolta.
- dividere il testo in capitoli e in scene.
Ecco, dunque, la trama di Mistero a Roma.
Mistero a Roma
Daniela Folco
Personaggi:
1 Mark Staub, direttore di un museo americano.
2 Elisa, sua segretaria.
3 Fausto Giovannelli, traffica in reperti archeologici.
4 Lucio Silvi, investigatore privato.
5 Giusi Rosso, segretaria di Lucio Silvi.
6 Dino Aussone, mercante.
7,8,9,10 studenti universitari.
11 Francesco Peltri, archeologo, professore universitario.
12 Commissario e agenti di polizia.
Capitolo 1
Prima scena
Esterno. Di notte, in una zona della Via Appia.
Alcuni uomini scavalcano un recinto ed entrano in una tomba romana. La saccheggiano. Sotto la luna brilla la statuetta d’oro del dio Apollo…
Seconda scena
Interno. Ufficio dell’investigatore Lucio Silvi.
Il giorno seguente, mattino. In un ufficio sgangherato, con mobili che cadono a pezzi… l’investigatore Lucio Silvi beve un caffè e scambia qualche parola con la segretaria, Giusi Rosso. L’attenzione del detective è attirata da una notizia sul giornale: ancora un furto di opere d’arte!
Terza scena
Interno. Elegante ristorante di via Condotti.
Mark Straub, direttore di un famoso museo americano, scuote la testa. Informa il suo interlocutore, Fausto Giovannelli, che non acquisterà più reperti archeologici: è troppo pericoloso! Inoltre, dichiara che se la polizia lo interrogherà rivelerà i nomi di chi gli ha venduto in passato preziosi oggetti di incerta provenienza. Proteste e minacce dell’altro.
Capitolo 2
Prima scena
Esterno. Trinità dei Monti, lungo la scalinata.
Mark Straub viene raggiunto dalla sua assistente Elisa e da alcuni giornalisti che vogliono un suo commento sui recenti furti. Il direttore del museo e la segretaria scappano salendo la scalinata di Trinità dei Monti. Finalmente al sicuro, i due si riposano e ammirano il panorama di Roma che si stende dinanzi a loro. Elisa ne approfitta per chiedergli un aumento. Il direttore rifiuta. Ha dei problemi finanziari e non può soddisfare la sua richiesta. In fin dei conti le ha già procurato un’ottima liquidazione intestandole un’assicurazione sulla vita: alla sua morte riceverà 600.000 dollari! Lei lo minaccia: se non ottiene quello che vuole, si licenzierà e lo lascerà in un mare di guai…
La donna smette di protestare perché Straub viene affrontato dal famoso archeologo e professore universitario Francesco Peltri, che lo accusa di aver trafugato dall’Italia preziosi reperti e di aver commissionato l’ultimo furto, la preziosa statuetta di Apollo. Ne nasce una lite in cui Mark Straub dichiara che rivelerà a tutti da dove il docente ha copiato gli articoli che lo hanno reso famoso.
Seconda scena
Interno. In un lussuoso albergo, stanza con vista sul Colosseo.
Mark Straub si slaccia il colletto della camicia, il caldo inizia a farsi sentire a Roma. Dalla finestra il direttore del museo ammira il Colosseo.
Intanto qualcuno infila una busta sotto la porta della camera. Contiene un biglietto minaccioso: “Bada a cosa fai! O morirai!”
Il direttore del museo non si lascia impressionare. Telefona a Lucio Silvi, un vecchio amico e noto investigatore privato. Si danno appuntamento in Piazza Navona.
Terza scena
Esterno. In un bar di Piazza Navona.
Il direttore del museo e Lucio Silvi discutono animatamente. L’investigatore è convinto che l’altro corra un serio pericolo. Arriva la segretaria dell’investigatore, Giusi Russo. Ancora si parla dei furti delle opere d’arte e ci si interroga sul misterioso mittente del biglietto.
Capitolo 4
Prima scena
Esterno. In visita ai Fori Imperiali.
L’investigatore e la sua segretaria accompagnano il direttore del museo in una passeggiata lungo i Fori Imperiali. Il direttore ammira il paesaggio con i resti degli antichi edifici, le colonne di marmo… incontra la sua segretaria, Elisa, con cui si riappacifica.
Qualcuno, da lontano, li spia e progetta di eliminare una figura scomoda…
Seconda scena
Esterno. Fori Imperiali.
Il celebre professore Francesco Peltri sta rispondendo alle domande di alcuni studenti universitari. Notando il direttore del museo Mark Staub, lo indica agli allievi come il più noto dei ladri internazionali in circolazione. I due quasi vengono alle mani ma intervengono a separarli Lucio Silvi, Elisa e Giusi Russo.
Terza scena
Esterno. Fori Imperiali.
Mark Staub si allontana in preda all’ira, seguito dalla sua segretaria e da Giusi Russo. L’investigatore si ferma a parlare con il professore e i suoi allievi.
Da lontano si sente un grido. Lui si volta e vede la sua segretaria sotto le macerie, il direttore del museo a terra ed Elisa in piedi, sotto shock.
Capitolo 5
Scena prima
Interno. Commissariato di polizia.
Lucio Silvi a colloquio con il commissario. I due decidono che non si è trattato di un incidente ma di tentato omicidio. Chi, comunque, era il bersaglio fra Mark Staub, Elisa e Giusi Rosso? E chi il misterioso attentatore?
Seconda scena
Interno. In Ospedale.
Il giorno seguente. Lucio Silvi stringe la mano della sua segretaria e tenta di farle coraggio: la gamba e la spalla fratturate guariranno nel giro di qualche mese. Nel frattempo lui cercherà di cavarsela da solo. Sente che lei gli mancherà…
Terza scena
Interno ed esterno. In una lussuosa villa. Di sera.
Il mercante d’arte, Dino Aussone, ha invitato i più noti archeologi, galleristi, professori universitari a un ricevimento per festeggiare l’inaugurazione della sua galleria d’arte. Tutti parlano dei recenti furti.
Il padrone di casa sul terrazzo, lontano da occhi indiscreti, confida a Mark Staub di avere una statua eccezionale da vendere. Il direttore del museo gli risponde che lui acquisterà solo opere con una provenienza certa. Il mercante si allontana maledicendolo: i patti devono essere rispettati! Non ha mai fatto lo schizzinoso prima…
La segretaria Elisa confessa a un altro invitato che anche lei eliminerebbe volentieri Mark Staub dalla faccia della terra.
Capitolo 6
Prima scena
Interno. Nelle sale della villa.
Studenti e studentesse universitari si divertono alla festa. Qualcuno sente le maledizioni rivolte dal mercante al direttore del museo e a qualcun altro non sfuggono i commenti della segretaria. “Mark Staub è davvero una persona con molti nemici” riflettono i ragazzi, mentre il loro professore, Francesco Peltri, sembra piuttosto angosciato. Risponde in modo sgarbato a chi fa delle domande sui suoi recenti studi. Poi con una scusa si allontana.
Seconda scena
Interno. In una sala della villa.
Squilla il telefono di Mark Staub. Qualcuno lo invita a raggiungerlo nel parco… Ombre furtive si aggirano attorno alla fontana con la statua di Venere al centro… L’investigatore Lucio Silvi ha un presentimento vedendo Mark Staub scendere i gradini che portano al parco. Corre, ode uno sparo e giunge troppo tardi!
Terza scena
Esterno. Nel parco della villa.
La polizia scientifica è alle prese con un cadavere. Il direttore del museo è stato assassinato. Un proiettile ha centrato il cuore.
Capitolo 7
Prima scena
Interno. In una sala della villa.
Viene arrestata Elisa, la segretaria di Mark Staub: accanto al cadavere è stato trovato un suo orecchino. La pistola è stata gettata nella fontana. Il detective Lucio Silvi, che si oppone all’arresto, viene invitato alla stazione di polizia.
Seconda scena
Interno. Al commissariato.
Il giorno seguente il detective Lucio Silvi cerca di convincere il commissario che Elisa non è l’assassina. Ma quest’ultimo ribatte che ci sono prove evidenti e un valido movente: i 600.000 dollari dell’assicurazione.
Terza scena
Interno. Al commissariato.
Elisa piange e si dispera. Spiega che deve aver perso l’orecchino quando è scesa in giardino. Non sa nulla della pistola. Implora il detective di aiutarla. Viene messa a confronto con gli studenti, che riferiscono le sue minacce nei confronti di Mark Staub.
Capitolo 8
Esterno. Lungo la Via Appia.
Prima scena
Qualche giorno dopo. Tutti in gita sulla via Appia. Studenti universitari, famoso professore, Dino Aussone, mercante d’arte.
L’investigatore Lucio Silvi cerca informazioni da ognuno e dichiara che ha raccolto degli ottimi indizi, che tiene al sicuro nel suo ufficio. “Gli manca solo una prova per inchiodare l’omicida…” dichiara e attende che l’esca abbia effetto.
Seconda scena
Esterno. Lungo la Via Appia.
Incontro tra il mercante d’arte Dino Aussone e Fausto Giovannelli: “Meglio agire con cautela per il momento, anche se sarebbe meglio sbarazzarsi di merce che scotta…” decidono i due.
Terza scena
Esterno. Lungo la Via Appia.
Incontro tra Dino Aussone e il professor Peltri, che rifiuta di comprare opere di dubbia provenienza. Il mercante gli augura di fare la stessa fine di Mark Staub.
Capitolo 8
Prima scena
Interno. Ufficio dell’investigatore Lucio Silvi.
L’ufficio è stato messo a soqquadro. Schedari a terra, scrivania capovolta, armadio sfondato. Ignoti hanno frugato persino in bagno. L’investigatore si dispera: come farà a risistemare tutto quanto senza l’aiuto della segretaria? Solo allora si accorge di come lei gli è indispensabile.
Seconda scena
Interno. In ospedale.
Lucio Silvi va a trovare la sua segretaria. Le riferisce l’incidente e la mette al corrente delle sue indagini. Giusi Russo ricorda di aver raccolto da terra una strana spilla, un attimo prima di essere stata investita dal crollo del muro. La consegna a Silvi, che ora ha una valida pista per catturare l’assassino.
Terza scena
Interno. In un’aula.
Francesco Peltri e gli studenti discutono dei prossimi esami.
L’investigatore incontra il professore per scoprire se ha un alibi per la notte dell’omicidio. Glielo forniscono gli studenti che dichiarano di essere stati in sua compagnia e di averlo poi accompagnato a casa. Però l’investigatore percepisce molta reticenza… e un tono di minaccia nella voce del professore.
Capitolo 9
Prima scena
Il giorno seguente. Interno. Galleria d’arte nei pressi della Fontana di Trevi.
L’investigatore va a trovare Dino Aussone. Il mercante d’arte commette un errore: non spegne il computer e lascia la sala. L’investigatore prende nota del nome del mittente di una mail compromettente…
Seconda scena
Interno. Ufficio dell’investigatore.
Il commissario incontra l’investigatore. La polizia brancola nel buio: non gli rimane che sondare cosa ha scoperto il più bravo detectve di Roma. I due si scambiano informazioni. “Questa spilla rivela chi è l’omicida, ma qualcuno gli fornisce un alibi di ferro” dichiara Lucio Silvi al poliziotto. Quindi gli parla del mercante d’arte e dei suoi complici, i ladri degli antichi reperti.
Terza scena
Interno. Al commissariato.
Il professor Peltri , messo alle strette, confessa. Quella spilla speciale, che l’ordine degli archeologi dona ai più illustri studiosi, prova che è stato lui a tentare di uccidere Mark Staub ai Fori Imperiali. E a quel tentativo andato a vuoto ne è seguito un altro nel parco della villa di Dino Aussone. Riuscito, stavolta. “Lo aveva minacciato di rovinargli la carriera, disonorarlo, e lui non poteva certo permetterlo…”. Il professore ammette anche di essere stato lui a mettere sottosopra l’ufficio di Silvi. Sapeva che la spilla l’avrebbe tradito. L’aveva cercata ovunque, ma non avrebbe mai immaginato di averla persa ai Fori Imperiali! Quanto al biglietto di minacce, era stato facilissimo farlo scivolare sotto la porta della stanza di Mark Staub. Un gesto inutile perché ormai il direttore del museo era intenzionato a tradirlo… bisognava chiudergli la bocca per sempre!
Capitolo 10
Prima scena
Interno. In una sala del municipio.
L’investigatore Lucio Silvi riceve durante una cerimonia ufficiale una medaglia e un assegno cospicuo perché è riuscito a far recuperare numerose opere d’arte. Accanto a lui, sorridente, Giusi Russo.
Seconda scena
Interno. Nuovo ufficio dell’investigatore.
Lucio Silvi siede su una poltrona di vera pelle. Il pavimento è di marmo e le librerie alle sue spalle sono di mogano. L’addetta alle pubbliche relazioni, Giusi Russo, si affaccia alla porta. Lui le corre incontro e l’abbraccia. “Allora hai deciso la data?” le chiede…
Terza scena
Esterno. Nel parco di un rinomato ristorante. Buffet di matrimonio.
Studenti universitari fanno ressa attorno ai tavoli imbanditi. Commenti sulle specialità offerte agli ospiti. Intanto Lucio Silvi e la moglie Giusi Russo tagliano la torta nuziale fra gli applausi dei presenti. Qualcuno mormora che, grazie a loro, il furto delle opere d’arte è stato interrotto.
I due si sorridono felici e guardano l’antica Via Appia che si snoda fra il verde. La campagna romana risplende in tutta la sua dolcezza.
Per saperne di più: Scrivere un Giallo, Daniela Folco, Bruno Editore; Scrivere Storie Brevi, Daniela Folco, Bruno Editore; Il libro Sacro dei Maya Quiché, Daniela Folco, Edizioni Simone; Mistero a Roma, Daniela Folco, Cideb-De Agostini.
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